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NESSUN CONDONO PER GLI EVASORI, MENO TASSE PER PENSIONATI E LAVORATORI!

Mercoledì 17 maggio, ore 9.30, presidio Usb Pubblico Impiego davanti al ministero dell’economia e delle finanze per protestare contro le politiche fiscali del governo

Roma -

Domani 17 maggio, l’USB Pubblico Impiego ha indetto un presidio a Roma, davanti al Ministero dell'Economia e delle Finanze, via XX settembre, a partire dalle ore 9.30, per protestare contro le politiche fiscali del governo e per chiedere azioni concrete nella lotta all’evasione fiscale ed investimenti sulle lavoratrici e sui lavoratori del Fisco.
“In quella giornata, il Ministro Padoan, i vertici dell'Agenzia delle Entrate e i rappresentanti del mondo dell'impresa terranno un dibattito dal titolo “L'Amministrazione fiscale che cambia”, dichiara Alessandro Giannelli dell’USB Pubblico Impiego.
“Il modello di “cambiamento”che hanno in mente, ipocritamente chiamato tax compliance, è chiarissimo - sottolinea Giannelli: un fisco che da strumento di contrasto all'evasione fiscale si trasforma in consulente delle grandi imprese, allargando a dismisura le maglie della legge all'interno delle quali si inseriscono i fenomeni evasivi ed elusivi, mentre tutto il peso della tassazione viene scaricato ancora su lavoratori dipendenti, pensionati e in generale sui ceti meno abbienti”.
“Tra condoni, norme ad hoc che hanno depenalizzato tutto ciò che non si doveva depenalizzare, riduzione della tassazione sulle società, fino alla vergognosa flat tax per i “Paperoni” residenti all’estero che spostano la residenza in Italia - continua Giannelli - si vuole trasformare il nostro paese in una specie di paradiso fiscale, per attrarre capitali stranieri garantendo sconti fiscali a chi certamente non ne ha bisogno. In questa maniera si acuiscono le diseguaglianze sociali e, per favorire grandi imprese e banche, si priva il bilancio dello Stato di consistenti entrate che dovrebbero servire per finanziare i servizi pubblici che invece vengono drasticamente ridotti”.
Osserva il rappresentante USB “Su tutto, poi, aleggia lo spettro della riorganizzazione del comparto fiscale che, lungi dal potenziare il settore per investire sulla lotta all'evasione attraverso un piano massiccio di assunzioni e percorsi di valorizzazione dei lavoratori, vuole ritagliare il modello fiscale sulle esigenze delle imprese”.
“Nella giornata di domani rappresenteremo il punto di vista di tutti quei lavoratori e pensionati che pagano le tasse fino all'ultimo centesimo e denunceremo le responsabilità dell’autorità politica che sta portando avanti il progetto di riforma delle Agenzie Fiscali eludendo il confronto con l’USB, organizzazione maggiormente rappresentativa, ed unica voce fuori dal coro in un panorama sindacale ormai totalmente normalizzato” - conclude Giannelli.