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Argomento:

PUBBLICO IMPIEGO: 24 GENNAIO GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE PER DEMOCRAZIA SINDACALE, SALARIO E CONTRO SMANTELLAMENTO P.A.

Manifestazione a Roma davanti alla sede ARAN – Via del Corso 476, ore 10.30

Iniziative in tutto il territorio nazionale

Roma -

Le Rdb-CUB Pubblico Impiego hanno indetto per il 24 gennaio una giornata di mobilitazione nazionale per rilanciare l’intervento sul terreno della democrazia sindacale, del salario e dei processi di destrutturazione che stanno investendo la Pubblica Amministrazione.

 

Nelle principali città italiane si svolgeranno numerose iniziative: presidi, assemblee cittadine, conferenze stampa. Un’ampia partecipazione è prevista alla manifestazione di Roma, indetta davanti alla sede dell’ARAN, dove alle ore 12.00 le RdB-CUB P.I. si recheranno per sciogliere la riserva in merito alla stipula dei contratti nazionali dei comparti Ministeri e Parastato.

Al termine dell’incontro presso l’ARAN le RdB illustreranno ai giornalisti le motivazioni sulle risoluzioni adottate dopo aver consultato i propri iscritti ed i lavoratori interessati.

 

Con l’iniziativa di domani le RdB intendono porre l’accento sulla grave situazione che il Pubblico Impiego sta attraversando, che determina - e sempre più determinerà - profonde ripercussioni in tutta la società.

Una modifica in senso reazionario investe le relazioni sindacali, attraverso l’esclusione dalle trattative delle organizzazioni che, pur rappresentative, non firmano i contratti nazionali, e l’esclusione dei delegati RSU, eletti direttamente dai lavoratori, dagli ambiti dove vengono effettivamente prese le decisioni.

I contratti pubblici ormai scaduti, e rinnovati con ampio ritardo solo per tre comparti su undici, senza peraltro alcun recupero del potere d’acquisto del salario; una Finanziaria 2008 che non stanzia alcuna risorsa per il biennio 2008-09, mentre il governo si sta accordando con Cgil, Cisl e Uil per portare da due a tre gli anni la vigenza dei contratti, determinano un complesivo impoverimento dei  lavoratori.

L’accelerazione dei processi di destrutturazione della Pubblica Amministrazione, attraverso già avviati processi di privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi, accorpamento di Enti e soppressione di funzioni, chiusura di uffici periferici, produce nell’immediato la perdita di posti di lavoro, ed in prospettiva la riduzione o il taglio di servizi sociali prima garantiti ai cittadini.