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Argomento:

PRECARI: RIPARTE LA LOTTA DEI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI

Settimana di mobilitazione nazionale dal 17 al 21 novembre

Roma -

La  RdB-CUB  rilancia l’iniziativa nazionale di lotta dei lavoratori socialmente utili, a cominciare da una settimana di mobilitazione che da lunedì 17 vedrà assemblee permanenti in tutti i luoghi di lavoro presso gli Enti locali del paese, con conseguente blocco delle prestazioni, per concludersi venerdì 21 novembre con presidi sotto le Prefetture delle principali province.

 

L’agitazione è motivata dal rischio di disoccupazione determinato dall’assenza nella finanziaria 2009 della proroga delle convenzioni regionali che permettono la continuità lavorativa dei Lsu e chiede la modifica dell’emendamento del governo che, bloccando le stabilizzazioni dal 1 luglio 2009, renderebbe questi lavoratori dei precari a vita.

 

In base all’ultimo Conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato, sono ben 36.000 i Lsu presenti in tutto il territorio nazionale, precari storici del nostro paese (alcuni anche da 15 anni), che ricevono un sussidio di circa 500 Euro mensili senza contributi previdenziali. Sulle loro prestazioni si reggono interi servizi erogati dagli Enti locali: da quelli di carattere amministrativo a quelli sociali, come assistenza agli anziani, trasporti e mense scolastici; o la raccolta dei rifiuti ed il lavoro presso musei, biblioteche, ecc. Negli anni l’attività di questi lavoratori è diventata strumento esclusivo di risparmio per gli enti, che tramite i Lsu sopperiscono alle storiche carenze di organico.

 

Per la RdB-CUB è indispensabile una sanatoria, da attuare con assunzioni sostenute da finanziamenti statali e legata alla rideterminazione delle piante organiche che tenga conto dei Lsu già assegnati agli Enti locali, per dare diritti e dignità a lavoratori che svolgono servizi essenziali in assenza di un vero contratto di lavoro e privati anche della prospettiva di una pensione.