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PROTOCOLLO AMMAZZA CORTEI: LEONARDI (CUB), NON LO ABBIAMO DISCUSSO, NON LO CONDIVIDIAMO E NON LO RISPETTEREMO

Roma -

“Nonostante il sindacalismo di base, e la CUB in particolare, sia uno dei soggetti che promuove molte delle manifestazioni e dei cortei che attraversano la città, il Prefetto si è ben guardato dal convocarci per discutere del protocollo. Vuol dire che già mette in conto il nostro diniego e il fatto che, ovviamente, non lo rispetteremo”, Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale della CUB interviene sul protocollo “ammazza cortei”, definito a Roma ma già operativo anche a Bologna, sulla scorta della Direttiva Maroni.

 

“Il diritto di manifestare è garantito dalla Costituzione – prosegue Leonardi –  e nessuno può impedirlo se non per motivi di ordine pubblico. Il Protocollo è una forzatura che può andar bene a chi lo ha sottoscritto, ma non può impegnare chi non lo condivide. Noi continueremo a manifestare nei luoghi in cui riteniamo utile far sentire la nostra voce e se ci saranno divieti sulla scorta di questo protocollo li sfideremo e ci appelleremo alla Magistratura”.

 

“Viviamo tempi difficili in cui la salvaguardia delle prerogative democratiche sembra diventato un optional, per questo riteniamo indispensabile opporci a questo provvedimento e a ogni altro strumento di limitazione delle libertà democratiche”, conclude Leonardi.