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DOMANI ASSEMBLEA NAZIONALE: "DALLA SPENDING REVIEW ALLA LEGGE DI STABILITA'"

Roma -

DALLA SPENDING REVIEW ALLA LEGGE DI STABILITÀ

Il filo nero dell’attacco al welfare e alle società pubbliche e partecipate

Roma - Salone dell’ACI, via Marsala 8 – dalle ore 9.30


“Dalla spending review alla legge di stabilità. Il filo nero dell’attacco al welfare e alle società pubbliche e partecipate”, è il tema dell’Assemblea Nazionale dei lavoratori e dei delegati organizzata dalla Confederazione USB, che si terrà domani, venerdì 21 novembre, a Roma presso il Salone dell’ ACI, via Marsala 8, dalle ore 9.30.


“La Legge di Stabilità, confezionata pochi giorni fa da Renzi e dalla Troika, contiene pesanti tagli agli enti locali, al servizio sanitario nazionale, alle partecipate e alle camere di commercio, con ricadute molto pesanti sia in termini di mobilità e licenziamenti, sia di drastica riduzione ed eliminazione di servizi sui territori, in pratica di quel che resta del welfare locale”, spiega Emidia Papi, dell’Esecutivo Confederale USB.


“Questa legge continua nella direzione delle dismissioni, degli accorpamenti e dei tagli, e segue le indicazioni del Commissario Cottarelli intervenendo in particolare sulla disciplina vigente dei servizi pubblici locali. Si stima infatti – precisa la dirigente USB - che l’attivazione del processo di aggregazione tra imprese potrebbe nel tempo portare a una riduzione del numero di operatori di circa l’80-90%”.


Prosegue Papi: “Come USB riteniamo necessario intervenire per impedire che a pagare siano sempre gli stessi e che anche questa finanziaria colpisca importanti settori del servizio pubblico, quali il trasporto locale o l’igiene ambientale, la sanità ed i servizi gestiti dagli enti locali, settori già pesantemente ridotti in questi anni”.


“All’Assemblea Nazionale di domani a Roma parteciperanno delegazioni di tutte le realtà territoriali e dei vari settori, quali trasporti, igiene ambientale, pubblico impiego, partecipate pubbliche, multi utility, ecc. con l’obiettivo di discutere anche le opportune iniziative di mobilitazione sui territori, sulle quali coinvolgere quanti sul terreno sociale si sono in questi anni battuti per il rilancio e la difesa dei servizi pubblici”, conclude Papi.