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RICERCA: USB, AIFA E LORENZIN ALL'ATTACCO DELL'ISS DOMANI PRESIDIO DAVANTI AL MINISTERO DELLA SALUTE

Roma -

Roma, lungotevere Ripa 1 - ore 10.30

 

 

“Stiamo registrando movimenti che vanno tutti verso un forte ridimensionamento dell’ISS, “fino ad un’ipotesi di cessione di locali all’AIFA, che rappresenterebbe la dimostrazione plastica della volontà di smantellare il principale ente di ricerca del nostro Paese” è la denuncia di Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego.

 

“È chiaro l’intento di costruire un sistema agenziale a tutela degli interessi di Farmimpresa - continua Fiorentini - in linea con l’azione di un Governo che sta smantellando pezzo dopo pezzo il sistema degli enti Pubblici di Ricerca, come dimostrano i casi di ISFOL e ISPRA. il Ministro Lorenzin ha evidentemente scelto di investire sulla velocizzazione dell’approvazione dei farmaci e di smantellare invece chi fa attività di controllo, chi interviene sulle emergenze sanitarie, chi fornisce pareri autorevoli e a volte scomodi, come nel caso dell’ILVA di Taranto o della ‘terra dei fuochi’ ”.

 

“Dopo aver commissariato l’ISS con un pretesto contabile - ricorda il sindacalista USB - il Ministro Lorenzin non ha mai fatto chiarezza rispetto alla sua idea sul futuro dell’Istituto e i movimenti di questi giorni, tutt’altro che trasparenti, alimentano la preoccupazione del personale, in particolar modo di quello precario”.

 

“Un ridimensionamento dell’ISS creerebbe un grave danno al Paese – evidenzia Fiorentini - privandolo di un riferimento certo in tema di salute, portando a centinaia di licenziamenti di lavoratori precari, fra ricercatori, tecnici e personale di supporto, che lavorano mediamente da oltre dieci anni all’Istituto Superiore di Sanità, e creando le condizioni per un processo di mobilità del personale di ruolo”.

 

“L’USB ha già proclamato lo stato di agitazione del personale e domani sarà in presidio davanti al Ministero della Salute, che finora si è mostrato sordo alle richieste dei lavoratori negando anche la mera interlocuzione, in linea con l’autoritarismo del Presidente del Consiglio. È chiaro che se il Ministero dovesse continuare ad ignorare le richieste dei lavoratori dell’ISS, l’USB continuerà il percorso di lotta appena iniziato, utilizzando ogni mezzo necessario e disponibile per difendere l’ISS e i suoi lavoratori di ruolo e precari”.

 

“La situazione dell’ISS conferma l’esigenza di una reazione forte in tutto il Paese in opposizione alle politiche di questo Governo in tema di lavoro e di settore pubblico - conclude Fiorentini - per questo i lavoratori della ricerca saranno anche in piazza a Milano il prossimo 28 febbraio alla manifestazione contro i ladri di diritti”.