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MARITTIMI: USB, NO AD UN CONTRATTO A PERDERE

Sottoporre l’accordo a referendum fra i lavoratori

COMUNICATO STAMPA

Cgil Cisl e Uil presentano oggi il contratto dei Marittimi in corso di stipula: un accordo a perdere, che si accingono a firmare senza essersi confrontati con i lavoratori in attesa del rinnovo da otto anni.

 

Il nuovo accordo cade proprio a 56 anni di distanza dall’estate del 1959, quando lo sciopero dell’intera flotta mercantile, con la rivolta dei lavoratori di Torre del Greco, portò alla conquista del primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Marittimi italiani. Un contratto che costò sacrifici, arresti, provocazioni da parte del governo e degli armatori e che comunque gettò le basi per dare salario e dignità ad un intero comparto, dove i lavoratori nel tempo hanno lottato per migliorare le condizioni a bordo, assicurare il pane alle famiglie e rendere il periodo d’imbarco meno lungo e pesante.

 Queste conquiste sono state progressivamente erose negli ultimi dieci anni, creando desertificazione occupazionale del settore e lasciando aperta la strada all’imbarco di manodopera straniera anche sul naviglio nazionale.

Oggi i sindacati complici, asserviti agli interessi del padronato armatoriale, stanno completando l’opera di smantellamento: ai lavoratori del mare viene annullata la continuità del rapporto di lavoro, reso impossibile l’accesso al turno particolare, il salario spalmato su istituti senza trascinamento pensionistico, stracciate le regole su arruolamento, periodo d‘imbarco e promozioni. Egualmente ai lavoratori amministrativi il salario viene sottratto ed in parte dirottato su un istituto discrezionale e senza trascinamento; il trattamento di malattia assurdamente e punitivamente regolato secondo la normativa Brunetta,  l’inquadramento e la normativa disintegrati.

Secondo l’USB Marittimi, questo non può essere il contratto dei marittimi italiani, che pretendono condizioni all’altezza delle attese, compatibili con la fase economica, dignitose e non lesive dei diritti e dei salari. L’Unione Sindacale di Base invita pertanto tutti i lavoratori del mare a far giungere con forza la richiesta di sottoporre a referendum qualsiasi accordo sottoscritto.