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ILVA TARANTO: USB, CON I RIVA VITTIME DEL PROFITTO, ORA VITTIME DI UN RISANAMENTO CHE NON C'E'

Roma -

COMUNICATO STAMPA

 

Dichiara Francesco Rizzo, dell’USB ILVA: “Non bastavano le solite frasi di circostanza, senza valore alcuno e moralmente discutibili, pronunciate dal ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, che ha assicurato la ‘massima attenzione’ del Governo dopo la chiusura dell’altoforno 2 dell’Ilva di Taranto, disposta dalla magistratura a seguito dell’incidente che ha causato la morte dell’operaio Alessandro Morricella”.

 

“Oggi – prosegue Rizzo - l’Ilva ha presentato istanza di patteggiamento nell'udienza preliminare per disastro ambientale, ottenendo l'ok dal Comitato di Sorveglianza e dal Mise, ed ha proposto una sanzione di oltre 3 milioni di euro, la non applicazione dell’interdizione dell’attività e la confisca della somma di quasi 10 milioni di euro a fronte di un danno ambientale le cui spese di risanamento, quantificate dalla magistratura tarantina, si aggirano intorno ad un miliardo ed ottocento milioni di euro”.

“Dopo il danno, la beffa – aggiunge il sindacalista -  così, dopo sette Decreti, 4 commissari, 1 sub-commissario, 5 direttori e tanti, troppi, lavoratori morti o infortunati in nome di un risanamento che finora non c’è stato, cosa si aspetta a  realizzare  investimenti veri per garantire salute e sicurezza, per attuare la vera AIA, per dare un futuro a 16.000 dipendenti diretti,  4.000 indiretti, e alle loro famiglie?”, domanda Rizzo.

 

“Per invertire veramente la rotta di decreto ne bastava uno solo - sottolinea Rizzo  - il Ministro Guidi lo sa benissimo, così come Renzi e il Governo tutto. Ma ogni volta che si parla di risorse la risposta è ‘l’Europa ce lo impedisce’. Insomma, l’Europa ci impedisce di finanziare un vero risanamento ma non ci impedisce di continuare a morire e a produrre morte, a dover scegliere se lavorare a costo della vita oppure chiudere se si chiede sicurezza e salute”.

 

L’Europa non mi impedirà di salvare i bambini di Taranto”, disse il Premier Renzi all’indomani dell’ultimo Decreto. Ma, visti i risultati, l’unica certezza è che di questo passo i bambini di Taranto rimarranno orfani”, conclude il sindacalista dell’USB.