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BRACCIANTI: DOPO INCENDIO A VENOSA MANIFESTAZIONE 12 MAGGIO SOTTO REGIONE BASILICATA. USB, PROSEGUE IL PERCORSO DI COSTRUZIONE DELLA CATEGORIA

COMUNICATO STAMPA

Dopo l’incendio di Venosa (PZ), che nella notte tra 7 ed l’8 maggio scorsi ha distrutto in località Boreano tutte le baracche in cui vivevano, i braccianti agricoli si sono riuniti in assemblea sulle macerie delle loro abitazioni ed hanno deciso di portare le loro rivendicazioni e la loro indignazione sotto i palazzi della Regione Basilicata.

 

La manifestazione si terrà giovedì 12 maggio a Potenza, sotto la Regione Basilicata, in via Vincenzo Verrastro 4, dalle ore 15.00.

 

La protesta è maturata dalla constatazione che le amministrazioni coinvolte, Regione Basilicata e Comune di Venosa, continuano a proporre soluzioni inadeguate senza nessun confronto con i braccianti, in particolare sulla programmazione della stagione della raccolta e sulle condizioni lavorative ed abitative.

 

“Abbiamo deciso di dare una svolta, attraverso l’organizzazione sul piano sindacale e sociale, per modificare a una situazione che non ha nulla di emergenziale”, spiega Aboubakar Soumahoro, dell’Esecutivo Confederale Nazionale USB. “Infatti siamo di fronte a un vero sistema, fatto di sfruttamento a tutto campo, con una filiera ben organizzata a discapito dei diritti dei braccianti”.

 

Intanto oggi si è tenuto un incontro fra il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ed una delegazione di braccianti sostenuti dall’USB.

Il Presidente si è impegnato a far sì che nel prossimo incontro, fissato per il 12 maggio, si riuniscano attorno ad un unico tavolo tutti i soggetti interessati dal problema: i braccianti, l’USB, il Comune di Venosa, la Prefettura, la Questura.

 

L’USB, che ha avviato il percorso di costituzione della categoria dei Braccianti, continuerà a sostenere la mobilitazione di Venosa, emblema di una insostenibile condizione di vita e di lavoro che deve essere radicalmente modificata.

Venosa, 10 maggio 2016