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CASA: AS.I.A/USB A MINISTERO, RIVEDERE STORTURE DELLA LEGGE 431/98

Ha contribuito a determinare emergenza abitativa

Roma -

COMUNICATO STAMPA

 

Oltre 350.000 sfratti negli ultimi 5 anni, di cui il 90% per morosità; 3 milioni di famiglie in difficoltà per il costo della casa (canone di locazione e servizi); 516.00 in difficoltà nel pagamento mutui: questi i dati certificati dall’ISTAT che l’AS.I.A./USB ha evidenziato nell’incontro che si è svolto stamani al Ministero delle Infrastrutture, presente il vice ministro Nencini.

Un incontro che non veniva convocato da circa 14 anni, avente per oggetto la revisione della convenzione nazionale prevista dalla legge 431/98.

 

Nel suo intervento, l’AS.I.A./USB ha evidenziato la necessità di tavolo preliminare per affrontare gli effetti della legge 431/98, legge che ha contribuito a determinare l’emergenza abitativa nel nostro Paese.

L’AS.I.A./USB ha inoltre evidenziato che mentre dal 2008 si sono abbassati i valori del mercato immobiliare, la legge ha consentito, anche con accordi siglati dai sindacati concertativi,  il vertiginoso aumento dei canoni di locazione e in particolare quelli richiesti per gli immobili degli enti previdenziali, da cui stanno derivando centinaia e centinai di sfratti anche nei confronti di famiglie che pagano canoni di 900/1.000 euro al mese.

 

Il fenomeno degli sfratti dalle case degli enti previdenziali non colpisce solo le grandi città: l’AS.I.A./USB  ricorda il recente caso di Perugia, dove nel prossimo agosto da immobili Enasarco sono previsti sfratti con richiesta di intervento della forza pubblica, che colpiranno anche famiglie con gravi disagi, composte da disoccupati, invalidi e con minori a carico.

Ciò accade nonostante esistano immobili di enti pubblici come INPS e INAIL lasciati sfitti o, come nel caso di Perugia, abbandonati al degrado dopo un incendio.

 

L’emergenza abitativa è stata complessivamente favorita dalla stortura di una legge, la 431/98, che ha favorito solo la rendita immobiliare, e dalla mancanza di piani di sviluppo dell’edilizia pubblica e sociale. L’AS.I.A./USB ha dunque sollecitato una revisione reale della legge, affinché vengano riconsiderati i canoni di locazione con princìpi di equità sociale.