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AGRICOLTURA: 25 SETTEMBRE USB SI MOBILITA A SOSTEGNO DI LAVORATORI E PICCOLI PRODUTTORI

Assemblee e dibattiti per una piattaforma comune a Roma e a Venosa (PZ)

Roma -

COMUNICATO STAMPA

 

Il prossimo 25 settembre l'Unione Sindacale di Base si mobilita per i diritti sindacali e sociali dei lavoratori agricoli, dei contadini e dei consumatori, a sostegno dell’agricoltura contadina ed in contrapposizione alla filiera agroindustriale e della grande distribuzione organizzata, che impongono prezzi e cibi funzionali esclusivamente al proprio profitto.


Due le iniziative che vedono coinvolta l’USB: a Roma, presso la Città dell’Altra Economia, in largo Dino Frisullo, dalle ore 10.00 l’assemblea Costruiamo sovranità alimentare, che vedrà la partecipazione di piccoli produttori agricoli, ong, associazioni di contadini e di consumatori; a Venosa (Potenza), l’assemblea nazionale dei lavoratori agricoli, che si terrà dalle ore 16.00 presso l’ex chiesa convento di San Domenico. Tema centrale,  l'organizzazione per la sindacalizzazione dei lavoratori agricoli, sottoposti a pesanti condizioni di sfruttamento e di ricatto, spesso privati dei basilari diritti alla residenza, ad un alloggio dignitoso, ai servizi igienici, ai trasporti.

 

Accordi internazionali, regolamenti europei e leggi italiane schiacciano i piccoli produttori ed i lavoratori agricoli. La maggior parte della produzione agricola italiana è determinata dalle aziende di piccole o medie dimensioni, cioè quelle a conduzione familiare o con una unità di lavoro. A questo dato però si oppone la politica europea dei sussidi all’agricoltura, la PAC, che concede il 18% del totale dei sussidi (735 milioni di euro) al solo 0,29% delle aziende italiane. Le grandi aziende agricole italiane - 150 aziende, che equivalgono al 0,0001% del totale – incassano oltre 238 milioni di euro, pari ad una media di 1.589.000 di euro per ogni azienda.

Al contrario, le piccole e le medie realtà che compongono circa il 93,7% dei produttori, ricevono il 39,5% dei premi. Questo significa che 1.170.000 aziende si dividono la cifra totale di 1.630 miliardi di euro, pari ad una media aziendale di 1000€ ciascuna (fonte: Gruppo Verdi Europei).

 

Questo panorama va integrato con la composizione dei lavoratori nei campi.  Secondo i dati ISTAT del 2013, su un totale di lavoratori in agricoltura di 3.559.081 unità, ben 2.550.931 fanno parte della manodopera familiare. Inoltre la maggior parte degli addetti in agricoltura sono manodopera saltuaria: 713.816, contro i 68.962 lavoratori a tempo indeterminato, un dato destinato ad aumentare con l’utilizzo del voucher. In questo contesto non va dimenticato l’ampio utilizzo di lavoratori “al nero”, spesso immigrati, sottoposti al caporalato e a ritmi di lavoro disumani.

 

L’USB intende dunque avviare un percorso per la modifica del sistema della produzione agricola in Europa e in Italia, per un cambio nelle forme di produzione che consenta il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratici, delle risorse ambientali e della terra, l’indipendenza del contadino, il rifiuto di sostanze chimiche, per garantire salute, trasparenza e condizioni di lavoro dignitose.

L’USB sarà inoltre presente con una propria delegazione al Forum europeo sulla sovranità alimentare, che si svolgerà  a Nyeleni (Romania) a fine ottobre.