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SANITÀ ROMA: ADDETTI PULIZIE E SANIFICAZIONE OCCUPANO DIREZIONE GENERALE ASL RM2

Basta prese in giro, vogliamo il pagamento degli stipendi e certezze per futuro

Roma -

COMUNICATO STAMPA

Circa 60 dipendenti della MA.CA. srl, aggiudicataria dell'appalto di pulizia e sanificazione presso l'Ospedale Pertini ed altri servizi della ASL RM2, hanno occupato la Direzione Generale della ASL, in via Filippo Meda a Roma, per chiedere che vengano pagati gli stipendi arretrati e cessino i continui ritardi nei pagamenti delle retribuzioni.
 

“Non abbiamo neanche più un euro in tasca per fare la spesa e per dare da mangiare ai nostri figli", hanno gridato i lavoratori che ancora attendono dello stipendio di agosto, vittime di rimpallo di responsabilità fra Regione Lazio, la ASL Roma 2 e la società MA.CA.

 

Per tutta risposta, la Direzione della ASL ha chiamato i Carabinieri che, compresa la gravità della situazione, hanno avviato una mediazione affinché venga ricevuta una delegazione. La ASL ha espressamente richiesto la presenza dei Carabinieri all’incontro con lavoratori e rappresentanti sindacali.

 

“Nonostante le rassicurazioni fatte ai lavoratori durante l'ultimo incontro presso la Cabina di Regia della Sanità della Regione Lazio, la situazione si aggrava ogni giorno di più, con un evidente e oneroso disagio per i lavoratori”, denuncia Emiliano Polidori, dell’USB Lavoro Privato.   “Inoltre ci arrivano continue segnalazioni che molti locali del Pertini versano in condizioni igieniche precarie, con un evidente rischio per gli utenti”.

 

Precisa il sindacalista: “In queste settimane abbiamo più volte sollecitato un segnale concreto da parte della ASL Roma 2, con ripetute richieste di incontro che a tutt'oggi non hanno ancora ricevuto risposta. Anche per questo nella giornata odierna è partita una indizione di sciopero”.

 

“Non basta l'avvio delle procedure per il pagamento di parte degli stipendi da parte della ASL, che tra l'altro è un atto dovuto. Vogliamo risposte immediate e certe rispetto alla risoluzione celere e positiva della vicenda – evidenzia il rappresentante USB - vogliamo che il diritto al pagamento del salario sia garantito, vogliamo sapere cosa sta avvenendo rispetto alla prosecuzione dell'appalto. Serve una presa di posizione seria e netta anche da parte del Presidente Zingaretti, ancora una volta colpevole di tacere”, conclude Polidori.