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Argomento:

Congresso Usb: no all'Italia della miseria, pronti allo sciopero generale

Roma -

Con la relazione letta da Pierpaolo Leonardi davanti a 515 delegati si è aperto venerdì 9 a Tivoli il 2. Congresso dell’Unione Sindacale di Base, “Riprendiamoci tutto!”, i cui lavori termineranno domenica 11. Partendo dalla crisi sistemica di sovrapproduzione del capitale e dai suoi effetti perversi, con un allargamento della frattura tra il “mondo di sopra” e il “mondo di sotto”, all’insegna di guerre guerreggiate e guerre economiche, nella relazione viene analizzata a fondo la realtà italiana, segnata dalla repressione delle leggi proposte da Minniti.

In un decennio, 2005-2015, la povertà è aumentata del 141% e i poveri assoluti sono quasi 5 milioni, 11 milioni di cittadini non si curano più, la disoccupazione tra i giovani sfiora il 50% e il 70% al Sud. A milioni di persone si impedisce di andare in pensione e quando ci riescono ricevono oboli da fame.

Per questo già dall’autunno ripartirà la battaglia per il sostegno al reddito di chi non riesce a stare sopra la soglia di povertà, senza condizionare le erogazioni a percorsi di orientamento e formazione professionale. Nel quadro di una più ampia iniziativa su tutto ciò che riguarda il welfare, dal momento che proprio l’introduzione del welfare aziendale con la complicità dei sindacati gialli altro non è che il tentativo di istituire un vero e proprio welfare dei miserabili.

Un’altra dura battaglia riguarderà la lotta alle scelte di politica industriale fatte con la complicità del governo. Usb dice no alla vulgata secondo cui ogni azienda in crisi è un mondo a sé stante, modello accettato passivamente da Cgil, Cisl e Uil. È una visione di comodo studiata per tenere divisi i lavoratori. Invece Alitalia, Ilva e le altre devono essere un mondo unico, quello dei lavoratori in lotta.

Tutto porta Usb a sostenere oggi e nel futuro la necessità della politicizzazione dell’intervento sindacale. Che non vuol dire scendere sul terreno elettorale, ma dare risposte politiche alle scelte politiche fatte contro i lavoratori e la gente comune. Ricordando che Usb è l’unico sindacato confederale generale di massa e di classe nel Paese, il sindacato in cui se tocchi uno tocchi tutti, il sindacato pronto allo sciopero generale e a una grande manifestazione nazionale a Roma.

I lavori possono essere seguiti in diretta Facebook sulla pagina dell’Unione Sindacale di Base.