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ANCR-IVU: DA RDB NESSUN METODO SQUADRISTA, SONO LAVORATORI ESASPERATI DA TRE ANNI DI MANCATE RISPOSTE

Roma -

Le RdB-CUB, sindacato ampiamente maggioritario all’interno dell’ANCR-IVU, respingono la definizione di assalto squadristico e antidemocratico di cui è stata tacciata la manifestazione delle guardie giurate avvenuta questa mattina davanti alla Camera dei Deputati e continuano a sostenere la giusta protesta dei lavoratori dell’ANCR-IVU, esasperati da tre anni di mancate risposte alla loro vertenza, ed ora anche senza tredicesime e a stipendio ridotto.

 

Le RdB-CUB, che si sono da subito opposte al tentativo di svendere l’Istituto di Vigilanza dell’Urbe (e dei suoi appetibili appalti) a soggetti non ben identificati, che hanno sempre sostenuto la natura pubblica dell’ANCR-IVU in quanto Ente Morale nazionale, e da ultimo hanno avversato la messa in liquidazione dell’IVU con il conseguente licenziamento degli 850 lavoratori impegnati, ricordano di avere fino ad ora interessato tutte le istituzioni responsabili: la Regione Lazio, il Ministero delle Attività Produttive, il Ministero del Lavoro e quello della Difesa, la Presidenza del Consiglio, nonché la Prefettura di Roma.

 

Da questi interlocutori non è finora giunta alcuna risposta concreta, se non quella di consentire una mera svendita dell’Istituto e dei diritti acquisiti da lavoratori che godono della Stabilità di impiego.

Non sono dunque le proteste, seppure espresse in forma accesa, da parte di lavoratori preoccupati per il loro avvenire, ma l’insensibilità e la sottovalutazione da parte del Governo e delle Istituzioni dei problemi di questi lavoratori a mettere in discussione quei principi di dialogo e di confronto che dovrebbero essere alla base dello Stato democratico.