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Vigili del Fuoco, sarà stabilizzazione: vincono i discontinui, vince Usb

Nazionale -

Lavoratori,

oggi 30/10/2017 per molti di voi che leggete diverrà un giorno memorabile, a distanza di 10 anni dal 2007 e a graduatoria esaurita, si è tornati a scrivere la parola stabilizzazione.

USB, è riuscita DA SOLA nell’impresa titanica che tutti davano per impossibile, dividere le due graduatorie (discontinui e volontari), e scrivere la parola fine al precariato nei vigili del fuoco. I prossimi reclutamenti potranno infatti solo riguardare il personale volontario, con l’elenco dei discontinui che sarà ad esaurimento e solo per quest’ultimi iniziare un nuovo percorso di stabilizzazione.

Queste straordinarie ed incredibili misure, se aggiunte alla riserva del 10%, in favore dei discontinui per tutti i concorsi d’accesso nel CNVVF (quindi non solo quelli per il ruolo operativo), potranno da qui ai prossimi mesi dare una concreta risposta alle esigenze ed alle aspettative di migliaia di colleghi precari, che aspettavano questo provvedimento da tantissimi anni.

Il risultato al momento conseguito, è ancora migliore di quello del 2007, non solo perché eleva di tre anni il precedente limite di 37, ma sopratutto perché ottenuto in una condizione economica del Paese, ben peggiore di quella del 2007. E’ infatti noto a tutti che dal settembre 2008 una crisi tremenda sta strozzando i popoli del sud europa, condannandoli alla migrazione, alla disoccupazione, al lavoro nero e al precariato.

Molto è stato fatto da quel 09 gennaio 2012, quando presentavamo il progetto articolato in 18 punti per chiudere la partita del precariato nei VV.F., fino al novembre 2016, quando abbiamo scritto col Partito Democratico la cosiddetta “Risoluzione Fiano” messa nero su bianco il 18/01/2017 in prima Commissione Affari Costituzionali col n.8-00217, e oggi finalmente inserita nel disegno di Legge del Documento economico e finanziario per il 2018, dopo le modifiche al D.Lgs. 139/2006.

La gioia è grande ma non ancora per tutti, c’è ancora da innalzare l’età dei 40 anni previsti dal DDL e inserire la reinternalizzazione dei servizi esternalizzati, che insieme alla riserva del 10% per tutti i concorsi d’accesso per il CNVVF, sono gli unici provvedimenti in grado di dare una risposta a tutti gli over esclusi dai paletti per l’età e d’anzianità in giorni (120) ed anni d’iscrizione (3).

Tanto è stato fatto, considerato che si ottenuto in perfetta solitudine nel panorama sindacale, dove i sindacati non solo non hanno mai detto nulla per i precari, ma spesso si sono messi di traverso, opponendosi a nuove stabilizzazioni ed all'innalzamento dei limiti d’età. Non erano comunque i soli, è doveroso ricordare che ferma contrarietà alla stabilizzazione è arrivata incredibilmente anche da ex discontinui, ormai permanenti, stabilizzati in virtù del provvedimento del 2007.     

Tanto è stato fatto ma altrettanto c’è ancora da fare, non solo quindi rendere più flessibili i paletti, ma ricostruire le carriere di decine di migliaia di ex discontinui che transitando nei ruoli permanenti perderanno l'anzianità conseguita, si a livello economico che di carriera, trovandosi di fatto ad iniziare da capo, come se fossero nuovi a questa professione.

Questo è quanto porteremo il giorno 6 novembre prossimo al tavolo col Ministro Madia, invidiamo fin da subito tutti i colleghi che ci hanno seguito e sostenuto a partecipare alla manifestazione del 11 novembre prossimo a Roma.

VINCE USB, VINCONO I LAVORATORI, PERDONO I GUFI ED IL SINDACALISMO COLLABORAZIONISTA. TU, DA CHE PARTE STAI?