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Argomento:

PRECARI PUBBLICI: DOMANI IN PIAZZA PER RIPRENDERCI IL FUTURO

PRESIDIO DAVANTI AL SENATO Corsia Agonale, ore 10.00

“SCIOPERO DEL FUTURO” AL MINISTERO DELLA FUNZIONE PUBBLICA Corso Vittorio Emanuele II 116, ore 13.00

Roma -

Mercoledì 18 febbraio i precari delle Pubbliche Amministrazioni insieme alla RdB-CUB presidieranno Palazzo Madama, mentre le Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro del Senato si accingono ad esaminare un ennesimo provvedimento che andrà a colpire i lavoratori precari bloccando tutti i processi di stabilizzazione.

 

Al presidio parteciperanno anche le centraliniste licenziate dall’ospedale di Legnano, che già nei mesi scorsi protestarono mettendosi all’asta su You Tube, dando poi vita ad una “strip conference”. Domani le lavoratrici attueranno una nuova singolare iniziativa, uno “sciopero del futuro” che le vedrà arrivare bendate da Milano e, sempre bendate, manifestare sotto Palazzo Madama per poi raggiungere il Ministero della Funzione Pubblica, dove rimarranno bendate ad oltranza fino a che non otterranno un incontro con il Ministro Brunetta.

 

Cristiano Fiorentini, della Direzione nazionale RdB-CUB P.I., illustra le ragioni della mobilitazione: “Se verrà approvato anche dal Senato, il DDL A.S. 1167, ed in particolare l’art.7, sancirà l’abrogazione di tutte le norme di stabilizzazione del precariato e il blocco di fatto anche dei processi di stabilizzazione avviati e faticosamente conquistati con le mobilitazioni di questi ultimi anni. La conseguenza immediata sarà la cancellazione di qualsiasi prospettiva, certezza, diritto e futuro, per centinaia di migliaia di precari presenti in tutta le P.A., con il rischio concreto che questi lavoratori vengano espulsi dai posti di lavoro dove operano da anni, consentendo alle Amministrazioni e agli Enti di funzionare e di svolgere il proprio compito istituzionale”.

 

“La RdB-CUB, da sempre impegnata a fianco dei precari – prosegue Fiorentini - chiede il ritiro dell'art. 7 del DDL 1167, il completamento dei processi di stabilizzazione, l’estensione dei diritti a tutte le tipologie di precariato opponendosi  ai licenziamenti per fine contratto. I provvedimenti già adottati dal governo, con tagli degli organici, blocchi del turn-over e limiti alle spese del personale, scaricano i costi della crisi sui lavoratori più deboli e senza diritti. Per questo il 18 febbraio saremo davanti al Senato, e manifesteremo contro il furto di futuro ai danni di migliaia di lavoratori”, conclude il dirigente RdB-CUB P.I..