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PRECARI CRI: BRUNETTA PERSEVERA, CROCE ROSSA E REGIONI LATITANO. RDB-CUB, BASTA CON GIOCO DELLE TRE CARTE

LAVORATORI IN PIAZZA IL 4 MAGGIO

Roma -

“Il Ministro Brunetta continua a negare la possibilità di stabilizzazione dei precari in Croce Rossa Italiana con la scusa della mancanza di posti in organico”, afferma Massimiliano Gesmini, della RdB-CUB Croce Rossa. “La realtà è ben diversa, perché le carenze in organico ci sono e ad oggi, in base a dati ufficiali forniti dallo stesso Ente, sono pari a 1.254 unità. Al contempo il Commissario straordinario CRI, Dott. Francesco Rocca, con un recentissimo Atto di Indirizzo, nel disporre il non trattenimento in servizio del personale che ha raggiunto i requisiti per la pensione, dichiara di voler “attuare un ricambio generazionale del personale CRI mediante l’avvio di specifiche procedure di reclutamento di nuove unità di personale appositamente formato e motivato”.

 

“A questo punto – prosegue Gesmini - ci domandiamo perché da un lato si attesta la necessità di reclutare nuovo personale, mentre dall’altro si intende scaricare quello già presente, precario, formato e motivato, ad ASL e Regioni, le quali sino ad oggi non hanno mostrato alcuna disponibilità a farsene carico, come Brunetta, in una strumentale interpretazione della Finanziaria 2008, continua testardamente a sostenere?”.

 

Si interroga ancora Gesmini: “Dobbiamo forse temere che il progetto perseguito sia quello di mandare i precari CRI in ditte e cooperative, esternalizzando definitivamente lavoratori e servizi essenziali (come 118, assistenza ai disabili gravi, ai migranti ecc.) ed aver mani libere in CRI per smantellare l’Ente pubblico o per scegliere discrezionalmente il personale da assumere? Vogliamo delle risposte da tutti i soggetti coinvolti, che siano immediate, chiare e dirette all’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari in qualità di pubblici dipendenti. E lo ribadiremo con forza col nostro sciopero del prossimo 4 maggio”, conclude il rappresentante RdB-CUB.