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CONCORSO AMA: INSPIEGABILE FAVORE ALL'OPUS DEI

RdB-CUB, compiti non dovuti aggravano le strutture pubbliche in favore di un privato

Roma -

In questi giorni migliaia di disoccupati si stanno accalcando presso i Centri per l’Impiego di Roma, dove si sono verificati numerosi episodi di malore dovuti al caldo e alla ressa, per presentare la domanda di ammissione ad un corso di formazione gestito dal Centro ELIS.

Questo consorzio, che si presenta come “opera apostolica della Prelatura dell'Opus Dei” e dichiara di svolgere “iniziative di carattere civile, senza scopo di lucro e con una finalità apostolica e di servizio”, selezionerà tra le migliaia di domande presentate le 1.088 persone a cui farà svolgere un corso di formazione della durata di 5 giorni, seguìto dall’esame da cui usciranno i 544 fortunati che saranno assunti dall’AMA, la S.p.A. che gestisce i servizi di igiene ambientale sul territorio romano, per 18 ore settimanali.

 

La Federazione Nazionale RdB-CUB si domanda perché l’AMA, il cui azionista principale è il Comune di Roma, si rivolga ad un consorzio privato per operazioni che potrebbero essere svolte tranquillamente da strutture pubbliche. E perché la Provincia di Roma non organizzi in proprio tali corsi, visto che esiste l’Assessorato al Lavoro e alla Formazione deputato a tali funzioni.

 

Per quale misterioso motivo il Centro per l’Impiego, struttura pubblica, deve poi svolgere un compito non dovuto, che si appalesa come un vero e proprio favore a questa struttura privata? In altri termini, accade che la struttura pubblica sgrava di incombenze pesanti quella privata, caricando i propri uffici di incombenze non dovute attraverso la raccolta di domande da indirizzare al consorzio ELIS, il quale peraltro gode di cospicui finanziamenti pubblici per la formazione, finanziamenti italiani ed europei.

La RdB-CUB si domanda infine se questa vicenda non sia l’ennesima riprova di come ragioni di opportunismo politico prevalgano rispetto alle esigenze dei cittadini e dei lavoratori della Provincia di Roma.