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Argomento:

STATALI: DOVE SONO I SOLDI DELLA PRODUTTIVITA'?

RdB-CUB, nessun impegno mantenuto, proseguirà la mobilitazione

Roma -

Nel protocollo del 30 ottobre 2008 siglato fra Governo e sindacati, non sottoscritto dalla RdB-CUB Pubblico Impiego, il Governo si impegnava, entro il 30 giugno 2009, a restituire i tagli operati al salario accessorio dei dipendenti pubblici con la Legge 133/08. Riduzioni che vanno dal 10% dei Fondo Unico di Amministrazione alla totale eliminazione, per l’anno 2009, dei finanziamenti previsti dalle leggi speciali.

 

Questa restituzione ad oggi non è ancora avvenuta. E’ avvenuto invece che il 2 luglio scorso il Ministro Tremonti, di concerto con il Ministro Brunettta, abbia emanato un DPCM in cui non vi è alcun impegno alla restituzione totale di quanto decurtato con la Legge 133, ma si stabilisce che le amministrazioni potranno, nel caso abbiano potuto operare maggiori risparmi di quelli previsti nei recenti provvedimenti economico-finanziari, utilizzare parte di tali risparmi per recuperare le somme decurtate dai fondi di produttività.

 

Commenta Fabio Morabito, del Coordinamento nazionale RdB-CUB P.I.: “Ci risiamo con l’ennesima messa in scena del Governo e dei sindacati concertativi che, in evidente difficoltà a giustificare il mancato rispetto delle promesse fatte, concordano decreti quali quelli del 2 luglio che di fatto mantengono il furto perpetrato ai danni del salario dei dipendenti pubblici attraverso la legge 133”.

 

“La RdB P.I. spiegò da subito che difficilmente il Governo avrebbe dato con una mano quello che con l’altra aveva sfilato dalle tasche dei lavoratori – prosegue Morabito - tanto più che il Ministro Tremonti, al contrario del Ministro Brunetta, non aveva controfirmato l’accordo dell’ottobre 2008. Di certo, grazie ai provvedimenti emanati ed ai contratti stipulati, i redditi per il 2009 dei dipendenti pubblici saranno inferiori a quelli del 2008. Non solo, ma questi provvedimenti produrranno un peggioramento dei servizi pubblici e della condizione di lavoro e di  vita dei dipendenti; così come non risolveranno il grave problema del precariato, che anzi avrà risvolti tragici con il licenziamento di migliaia di lavoratori. Per questo dovranno continuare le iniziative dei lavoratori pubblici per contrastare le politiche del Governo”, conclude il rappresentante RdB P.I.